visita la casa del Vescovo
Schede Catalogo

Madonna del Giglio

Soggetto: Madonna del giglio

Autore: Anonimo veneziano

Epoca: XVI sec

Oggetto: Tempera su tavola. Opera isolata  con cornice mistilinea

Misure: n.r

Proprietà: Proprietà della diocesi

Collocazione: Episcopio

La tavola rappresentante la Madonna del giglio col Bambino e risalente al XVI sec.  è collocata all’interno del Palazzo vescovile. Di essa s’ignora sia l’originaria collocazione, sia l’autore. Trattandosi di un tema strettamente devozionale, probabilmente la sua destinazione è da sempre stata quella domestica, infatti lo si trova conservato nella camera da letto del Vescovo.

Al centro della scena, all’interno di una ambientazione domestica è la Vergine che tiene col braccio destro il Bambino collocato su un piano prospettico. Il clima di tenerezza è dato dal volto di Maria,  dall’atteggiamento del Bambino Gesù nell’atto di giocare col manto della Madre, rappresentato con la tecnica del trompe-l’oeil, e dalla morbidezza dei panneggi. Sul tavolo prospettico sono rappresentati i simboli del Sacrificio (gli acini d’uva ), della Passione (petti rosso) insieme con simboli della purezza (il giglio). Da una finestra collocata a sinistra della scena si apre un paesaggio collinare[1].

 


[1] Bib. Inedita

2 commenti

  1. Buongiorno,
    sono il Dott. Massimiliano Caretto, della Galleria Luigi Caretto di Torino, specializzata in pittura fiamminga ed olandese del XV – XVI e XVI secolo.
    Complimentandovi con voi per il vostro progetto, colgo l’occasione per segnalare alla vostra attenzione alcune informazioni su questo dipinto. Si tratta, infatti, di una derivazione da un prototipo figurativo molto noto di Jan Gossaert detto Mabuse (oggi perduto), del quale sono oggi note molte varianti, a loro volta reinterpretate e parzialmente copiate da Pieter Coecke van Aelst e suo figlio Paul Coecke. Di tale composizione, sono note anche delle riproduzioni a stampa, diffuse anche in ambiente veneto. è oggi possibile vedere una versione di questa Madonna, ad opera di Pieter Coecke, alla mostra in corso a Como “La Dinastia Brueghel” e ulteriori informazioni sono disponibili sul catalogo.

    • Buongiorno sono il Dott. Marco Tommaso Fiorillo, il restauratore del dipinto in questione. Leggo solo ora questa scheda tecnica del dipinto su tavola. Concordo con il Dott. Massimiliano Caretto, della Galleria Luigi Caretto di Torino. Anni fa quando riconsegnai il dipinto dopo il restauro al Museo Diocesano di Lecce, feci presente che la mia personale attribuzione fosse alla cerchia di Pieter Coecke van Aelst. Molte versioni di questo soggetto si trovano, infatti, in musei d’Europa e un esemplare anche sul mercato antiquario. Nella mia relazione tecnica finale specificai anche che la costruzione del supporto ligneo è tipica dell’ambito fiammingo: tavole sottili, trattate anche dal verso e con le commettiture verticali. Nell’ambito veneto invece, si trovano spesso assemblaggi con commettiture orizzontali e assi più spesse.

Scrivi un commento